La capacità di ridimensionamento alla realtà delle cose, evita preoccupazioni e tensioni inutili

La nostra mente, a maggior ragione in questo periodo, crea degli scenari mentali di un futuro catastrofico in cui semplici paure, se proiettate con previsioni di pericolo, possono trasformarsi in ansie ed angoscie che potrebbero invalidare la nostra vita reale.

I meccanismi della paura, in natura, servono per proteggerci da fonti pericolose per le quali è proprio grazie a questa emozione che salvaguardiamo la nostra preservazione.

Nella vita la paura diviene un'emozione che, con un equilibrato dosaggio, ci permette di fare scelte in cui evitiamo di ricadere nella superficialità delle cose.
Difatti la paura spinta dal coraggio risulta un ottimo connubio per godere di scelte che hanno portato molti individui a risultati di successo.

Quando la paura, invece, risulta alimentata da scenari e previsioni catastrofiche il nostro corpo comincia ad adottare i meccanismi d'allarme e di fuga che in una situazione reale risulterebbero fondamentali per la sopravvivenza.
Da qui scaturisce l'ansia che personalmente definisco disfunzionale, cioè che comincia a risultare invalidante nella mia vita, nel rapporto con gli altri e con le scelte e le azioni che cominciano a limitarsi per sentirci maggiormente protetti.

Una delle tecniche che utilizzo spesso nei miei incontri è quella del rinforzo della capacità di ridimensionamento alla realtà delle cose, dei pensieri.
Difatti, quando la nostra mente comincia a produrre scene che noi riteniamo come probabili per il nostro futuro, in quel preciso momento diviene necessario e utile smentire la mente stessa con il ragionamento logico in quanto la paura che in quel momento sta prendendo vita è soltanto frutto della nostra immaginazione.

La capacità, dunque, di portare la propria mente nel qui ed ora e la capacità di saper ''spegnere'' la produzione di tali preoccupazioni ''inventate'' dalla nostra mente come scenario prossimo futuro, evita distorsioni cognitive e preoccupazioni e tensioni inutili.

L'ansia, in questo modo, smetterà di fare il suo ''gioco'' e il corpo placherà le risposte non necessarie in quel momento derivanti dai campanelli d'allarme attivati inutilmente dalla nostra mente.

L'ansia disfunzionale comprende una moltitudine di fattori scatenanti.
Questo meccanismo è uno dei tanti che potrebbe rivelarsi, se affrontato e proseguito al meglio, un primo elemento verso la strada della risoluzione.

È sempre consigliato l'aiuto di uno psicologo il quale deteniene tutti gli strumenti ed i metodi utili da applicare in base alla situazione specifica e la storia del singolo individuo, valutando i meccanismi di risposta agli eventi della vita, alla modalità di visione delle cose ed il meccanismo psico-somatico di gestione degli eventi della vita.

Dottor Daniele Girasole Psicologo Clinico.




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