La sofferenza da ''clausura'' dipende molto dalla resistenza al cambiamento

Molti di noi soffrono, in questo periodo, di sofferenze psicologiche legate alla chiusura forzata in casa.

Il bisogno di regolarità, della routine ordinaria, indirizza continuamente la nostra attenzione verso il desiderio di un ritorno immediato alla ''vecchia vita''.

La consapevolezza sempre più crescente di un sostanziale dubbio sull'andamento del futuro, sta creando disagi non indifferenti sulla popolazione.

Tutto questo include il concetto di ''resistenza al cambiamento''.

La resistenza al cambiamento consiste nell'evitamento di squilibri psicologici utili ad un riassestamento della psiche a nuove trasformazioni.

In un momento in cui la nostra mente richiede un adattamento repentino sulla gestione della propria quotidianità, chi resta confuso ed aggrappato ai suoi vecchi schemi, alle sue solite modalità, sta soffrendo in maniera importante di disagi psicologici.

Il consiglio è di cercare di aprirsi ad una nuova prospettiva in cui c'è bisogno di superare le fasi dell'ira, della non accettazione e di mettere in discussione le vecchie abitudini trasformandole in una nuova impostazione quotidiana sottesa da nuovi modi di affrontare le cose.

Dunque non temere l'incognita è un primo passo per cominciare ad aprirsi gradualmente al nuovo, dando la possibilità alla propria mente di accogliere nuovi modelli comportamentali.

Il secondo step è quello di aprire uno spazio riflessivo in cui riorganizzare le cose, la propria vita, le proprie idee.

Il terzo step consite nel cominciare a sperimentare i nuovi modelli ideati durante il secondo step.

Infine si comincerà ad assaporare quello che più compiace la nostra personalità, identificandoci con quello che più ci rende sereni.

Dottor Daniele Girasole Psicologo Clinico.